Riabilitazione di una lesione muscolare, come fare

La lesione muscolare è un infortunio che può colpire qualunque muscolo del nostro corpo, andando a creare un danno alla struttura della fibra muscolare. Apportano in genere dolore e vengono causate da un eccesso di sforzo, ad esempio durante la pratica sportiva, ma anche in altri ambiti della vita quotidiana.

Tipi di lesione muscolare

Le lesioni muscolari si distinguono in:

  • Contrattura: indurimento del muscolo a causa di una contrazione involontaria del muscolo;
  • Stiramento: eccessivo allungamento delle fibre muscolari;
  • Strappo: rottura delle fibre muscolari.

Lo strappo muscolare, può essere classificato in gradi a seconda della quantità di fibre coinvolte:

  • Primo grado: riguarda le lesioni muscolari di alcune fibre. Il dolore si avverte avvertito solamente nella fase di contrazione del muscolo. Non ha bisogno di terapie.
  • Secondo grado: la lesione interessa solo alcune fibre ed è caratterizzata dalla comparsa di un ematoma e dalla presenza di dolore che aumenta progressivamente nei giorni. 
  • Terzo grado: è la condizione più grave a causa della rottura di tutte le fibre muscolari. Questo stadio è caratterizzato da sintomo di impotenza, dolore acuto, ematoma. È opportuno seguire un iter medico e le specifiche terapie.
lesione muscolare

Diagnosi

Quando si sospetta un danno a livello muscolare è fondamentale indagare l’estensione, la sede precisa, e la quantità delle fibre coinvolte nella lesione. L’esame più utilizzato è certamente l’ecografia, la quale riesce a fornire immediatamente un quadro completo dello stato muscolare. Si tratta di un esame che risente della bravura dell’esecutore, della sua sensibilità e della qualità del macchinario. I risultati quindi non sono precisi al massimo, e spesso non riproducibili, ma riesce a fornire un quadro della situazione molto chiaro. Nel caso in cui non fosse sufficiente l’ecografia, il medico potrà prescrivere una risonanza magnetica, in grado di studiare più a fondo il muscolo, e avere delle immagine più oggettive.

Trattamento della lesione muscolare

Il primo intervento è sicuramente l’interruzione di ogni attività non appena si avverte il primo fastidio. Può succedere infatti che, spesso durante attività sportiva, spinti dall’agonismo (e dalla presenza nel sangue di endorfine e adrenalina) non ci si limiti e si continui nell’attività provocandosi un danno maggiore.

Appena fermi è bene applicare del ghiaccio sulla zona interessata. Se l’area coinvolge l’arto inferiore, si mette l’arto in scarico, per le prime 24-36 ore, per limitare al massimo il danno ematico. Successivamente si procede con un controllo ecografico per valutare l’entità della lesione e determinare lo stadio della lesione.

Utile è ovviamente la fisioterapia, in grado di velocizzare il processo riparativo, limitare il dolore e ridurre l’infiammazione mediante uso della tecarterapia, ipertermia, onde d’urto, kinesio taping. Utile è anche il massaggio decontratturante che se eseguito da un fisioterapista professionista riuscirà ad ottenere un effetto trofico sul muscolo favorendo l’ossigenazione, aiuterà a diminuire la contrattura muscolare legata al dolore, e sopratutto migliorerà l’elasticità della cicatrice.

Grazie all’utilizzo di terapie fisiche avanzate, già dopo poche sedute il dolore potrebbe essere dimezzato. Attenzione però che un conto è il dolore ed un conto è la lesione. Anche se il dolroe scompare occorre dare tempo al corpo di riaparare la lesione.

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Articolo tratto da: Lo strappo muscolare cos’è, come curarlo, come evitarlo (Fisioterapia Italia)