Cisti di Baker al ginocchio: cause, sintomi e soluzioni
La cisti di Baker
La cisti di Baker prende il nome dal chirurgo che per primo la scoprì nel lontano 1877. Si tratta non di una vera e propria cisti, poiché rimane di norma un collegamento con il sacco sinoviale, ma di un rigonfiamento delle borse sierose presenti nella parte posteriore del ginocchio. La cisti di Baker ha la peculiarità di formarsi nella parte posteriore dell’articolazione del ginocchio, e più precisamente nella cavita poplitea, e può prendere dimensioni tali da risultare visibile. La sua dimensione varia in genere da pochi millimetri a qualche centimetro ed interessa un solo ginocchio.
Interessa persone di tutte le età, anche bambini, ma la maggior percentuale riguarda persone fra i 35 ed i 70 anni di età, in quanto spesso è associata a sovraccarico articolare o altre patologie già in atto, come per esempio l’artrosi. generalmente nei soggetti più giovani il riassorbimento è più facile, mentre nei soggetti più anziani il più delle volte è di complicata risoluzione.
Principali cause
Le cause dell’insorgenza di una cisti di Baker si distinguono in due gruppi:
- primaria o idiopatica; dovuta a produzione anomala di liquido sinoviale con conseguente rigonfiamento della sacca, e nella maggior parte dei casi dovuta a stress ripetuti sull’articolazione.
- secondaria; dovuta ad altre patologie come la lesione al menisco, l’artrosi o ancora l’artrite.
Il liquido sinoviale è il prodotto della membrana sinoviale, che lo secerne per lubrificare le parti a contatto di un’articolazione.
Le cisti sono generalmente formazioni dal carattere benigno e non devono destare troppe preoccupazioni, tuttavia e sempre meglio non provvedere ad autodiagnosi e chiedere sempre il parere di un medico o rivolgersi ad uno studio di fisioterapia Roma. L’esame strumentale mirato all’identificazione della cisti di Baker può essere sia la risonanza magnetica che la semplice ecografia.
Generalmente non sono dolorose in fase iniziale, ma in una fase molto avanzata, in caso di rottura, provocano un versamento di liquido, il quale se interno alla cute può apparire alla vista come una tumefazione, un livido. Quando però le dimensioni raggiungono misure importanti può comparire dolore sotto sforzo o durante la flessione del ginocchio, impedendo il completo piegamento.
Sintomi di una cisti di Baker
Le cisti di Baker sono il più delle volte asintomatiche, salvo frizionamenti, colpi subiti ecc. La loro comparsa può manifestarsi al tatto ed anche alla vista a seconda delle dimensioni, ma a volte è necessaria un’ecografia o una risonanza magnetica. In taluni casi la cisti di Baker può essere dolorosa ed essere associata a rumori articolari o rigidità dell’articolazione.
Quali le soluzioni
Le soluzioni per liberarsi di una cisti di Baker sono molteplici, vediamo quali sono le più conosciute:
- è possibile intervenire aspirando il liquido in eccesso dal ginocchio;
- è possibile curarla con iniezioni di cortisone.
Entrambi questi metodi, non del tutto indolori e “piacevoli”, si rendono maggiormente necessari nei casi più gravi, in cui ormai la borsa sinoviale e il dolore hanno raggiunto proporzioni tali da invalidare il movimento, ma non sono risolutivi poiché non vanno a curare la problematica, ma semplicemente a ridurre o coprire il sintomo, e molto probabilmente non appena finito il loro effetto, si ritornerà alla stessa situazione.
Nei casi più leggeri, in cui si apprezza un minimo rigonfiamento, quasi impercettibile, si può provare a ricorrere ad altri tipi di rimedi più semplici e di facile utilizzo, sperando che la cisti di Baker vada regredendo:
- uso di FANS;
- uso di calze terapeutiche compressive;
- impacchi di ghiaccio;
Il tutto deve avere un miglioramento entro una settimana circa, altrimenti bisogna necessariamente chiedere consulto ad uno specialista, come lo studio di fisioterapia a Roma, zona Aurelia, Fisioglobe.
Cisti di Baker e fisioterapia a Roma
La fisioterapia rappresenta a tutti gli effetti una cura della cisti di Baker e i protocolli di lavoro utilizzati sono moltissimi e prevedono soprattutto l’utilizzo di macchinari anfi-infiammatori e drenanti.
Lo studio di fisioterapia Fisioglobe, zona Aurelia, può mettere a disposizione un testato protocollo di trattamento per la completa guarigione che prevede l’utilizzo in primis della limfa therapy, macchinario di nuova generazione presente solamente in selezionatissimi centri in Italia, e successivamente altre terapie strumentali e manuali volte a drenare e migliorare lo stato infiammatorio della zona.
Questo protocollo di trattamento, variabile e cucito su misura di paziente in paziente, riesce ad accelerare i tempi di guarigione anche del 50%, riducendo così costi e tempi della terapia e restituendovi la salute in tempi rapidissimi.
Conclusioni
La cisti di Baker può alla comparsa destare preoccupazioni, più che altro perché poco conosciuta dalle persone in generale, ma come si è potuto vedere, con qualche seduta allo studio di fisioterapia Roma Fisioglobe, può venire eliminata abbastanza agevolmente, evitando dolorosi interventi chirurgici o l’assunzione di farmaci ad ampio spettro come i FANS, che sono comunque dannosi per l’organismo, specie se la loro assunzione avviene in modo sovradosato o senza prescrizione medica, ed inoltre può ridurre notevolmente i tempi di recupero.
Rivolgetevi ad uno studio di fisioterapia a Roma come Fisioglobe, zona Aurelia, poiché grazie ai nostri specialisti, vi sapremo indicare il miglior percorso di recupero cucito a misura sulle vostre esigenze e sulla vostra persona.