Cos’è la lombocruralgia e come trattarla al meglio
Se accusi dolore nella zona lombare, lungo l’esterno del gluteo, il quadricipite e l’interno coscia, potrebbe trattarsi di lombocruralgia. Una condizione medica che colpisce soprattutto gli over cinquanta e che può insorgere per più cause. Spesso viene confusa con la lombosciatalgia, in realtà sono due disturbi diversi e richiedono due specifici trattamenti.
La fisioterapia può trattare questa condizione e aiutare il paziente a ridurre il dolore, recuperando la mobilità attraverso esercizi mirati.
In quest’articolo ti spieghiamo cos’è la lombocruralgia e come si cura, per recuperare le normali attività quotidiane senza dolore.
Cos’è la lombocruralgia
La lombocruralgia è una condizione medica che provoca dolore alla schiena e nelle zone percorse dal nervo crurale. Il termine lombocruralgia richiama le caratteristiche principali della condizione a cui fa riferimento. Infatti, “lombo” sta per zona lombare, “crurale” indica la regione anatomica che interessa il nervo crurale. Mentre il termine “algia” significa dolore.
Il nervo crurale (o nervo femorale), è un nervo che si trova nella gamba e attraversa l’inguine, la coscia e parte del piede. Quando si infiamma può causare dolore, formicolio, debolezza dell’arto e intorpidimento della zona interessata.
Vediamo quali sono le cause più comuni di lombocruralgia e i fattori di rischio
Secondo alcune ricerche, a soffrirne di più sono gli over cinquanta. Tuttavia, chiunque può accusare una lombocruralgia per diverse cause, vediamo quali:
- traumi – come una brusca caduta o un incidente
- ernia del disco intervertebrale – derivato da un’ernia del disco o protrusione a livello delle vertebre lombari
- compressione delle radici del nervo crurale – in cui il disco intervertebrale, nella zona lombare, esercita pressione sulle radici nervose del midollo spinale
- irregolarità ossee – fratture vertebrali, osteoporosi o artrosi
- errate abitudini posturali e obesità – possono aumentare il rischio di una lombocruralgia.
Fattori di rischio:
- obesità – l’eccesso di peso può mettere pressione sulla colonna vertebrale,
- stile di vita sedentario – la mancanza di attività fisica può indebolire i muscoli della schiena rendendo più probabile lo sviluppo di cruralgia
- sforzi eccessivi – sollevare pesi in modo sbagliato piegando la schiena anziché le ginocchia
- posture scorrette – soprattutto per lunghi periodi, possono mettere pressione sulla colonna vertebrale e sui nervi.
Per ridurre quanto più possibile il rischio di cruralgia, è importante mantenere una vita equilibrata, una sana alimentazione ed esercizio fisico
Sintomi della lombocruralgia e come si differenzia dalla lombosciatalgia
La lombocruralgia, si confonde spesso con la lombosciatalgia, ma sono due condizioni diverse. La sciatalgia, infatti, da addormentamento, formicolio e scosse elettriche lungo la parte posteriore della gamba fino all’esterno del piede.
Invece, la cruralgia è una condizione che provoca dolore, formicolio, addormentamento e scosse elettriche lungo il quadricipite, la zona inguinale e la parte interna della gamba fino al piede.
Diagnosi e Fisioterapia per trattare la lombocruralgia
Prima di procedere al trattamento per la lombocruralgia, è importante un esame diagnostico:
- esame obiettivo e anamnesi – permette al professionista di conoscere i sintomi, quando sono insorti e le caratteristiche della sensazione dolorosa
- visita neurologica – per conoscere la salute del nervo crurale e capire se i sintomi sono legati a questo nervo o a un altro nervo periferico dell’arto inferiore
- esami radiologici – i raggi X, la risonanza magnetica e la tac alla colonna vertebrale servono a conoscere le possibili cause della lombocruralgia
- elettromiografia – serve a conoscere la capacità del sistema nervoso di regolare e coordinare l’attività muscolare. Quest’esame serve a stabilire se il nervo crurale è il responsabile dei sintomi a livello motorio.
Il trattamento fisioterapico personalizzatoe specifico è la soluzione migliore per risolvere il problema. Vediamo come:
- riduzione del dolore – attraverso tecniche come la terapia manuale, il massaggio o l’ozonoterapia, è possibile ridurre il dolore
- esercizi specifici – per rafforzare i muscoli della schiena, migliorare la postura e aumentare la flessibilità, per prevenire recidive e migliorare la funzionalità
- rieducazione posturale – correggere eventuali squilibri posturali che potrebbero influenzare il nervo crurale
- tecniche di mobilitazione articolare – per migliorare la mobilità della colonna vertebrale e ridurre la compressione sul nervo crurale.
Per personalizzare il piano di trattamento è comunque necessaria una valutazione accurata da parte di un professionista.
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