Distorsione al ginocchio: cosa fare e tempi di recupero
La distorsione al ginocchio è un evento che colpisce, ogni anno, migliaia di persone. Dipende quasi sempre da un trauma, anche se può essere associata a patologie sottostanti a carico dell’apparato scheletrico e consiste di norma in una rotazione, o altri movimenti che superano i limiti fisiologici del normale range di movimento dell’articolazione, andando a creare uno stiramento o, nei casi peggiori, una lesione delle componenti legamentose e tendinee. La fisioterapia e l’osteopatia sono un valido strumento terapeutico per velocizzare il recupero, diminuire i tempi di convalescenza e prevenire le recidive.
Distorsione al ginocchio: cos’è e perché succede
Il ginocchio è una delle più grandi articolazioni del corpo umano, costituita da un grosso insieme di muscoli, tendini, legamenti e menischi. I quattro legamenti principali del ginocchio sono: i collaterali mediale e laterale ed i crociati anteriore e posteriore. La distorsione può interessare uno o più di questi legamenti. La distorsione del ginocchio non è una patologia grave, è reversibile e, solitamente, non lascia strascichi, se curata in modo adeguato e con i giusti tempi di recupero. Nonostante questo, può essere fastidiosa e dolorosa fino al punto di limitare i movimenti e lo svolgimento delle normali attività quotidiane. I fattori di rischio principali, che espongono un soggetto a maggior possibilità di subire una distorsione del ginocchio sono:
- essere uno sportivo, soprattutto praticare sport da contatto: le distorsioni sono uno degli incidenti più comuni con cui si trovano a dover fare i conti le persone che praticano sport. Tra le attività più a rischio: il running, il calcio, il basket, il tennis, lo sci, i work out specifici per le gambe in sala pesi, la ginnastica artistica
- essere una donna in pre o post-menopausa: a causa del crollo estrogenico fisiologico che coincide con la fine dell’età fertile, la densità ossea e cartilaginea diminuisce notevolmente, esponendo a maggior rischio di trauma tutte le articolazioni
- avere una patologia di tipo reumatoide o degenerativa dei tessuti connettivi: queste malattie, progressivamente, riducono l’elasticità e la resistenza di muscoli, tendini, cartilagini e legamenti
Nella quasi totalità dei casi la distorsione al ginocchio ha una causa traumatica: un movimento mal eseguito, una caduta con relativa torsione, l’aver subito un colpo o una botta, anche durante la pratica di sport.
Distorsione ginocchio: sintomi e diagnosi differenziale
I sintomi della distorsione al ginocchio sono abbastanza precisi, anche se a volte, essendo comuni ad altre patologie traumatiche, può essere complicato effettuare una diagnosi con una semplice visita visiva e manipolatoria. Quando si ha una distorsione del ginocchio si possono sperimentare:
- dolore, da lieve a forte, fino all’impossibilità di camminare e stare in piedi, che può estendersi a tutta la gamba e interessare anche caviglia e tallone
- gonfiore, da moderato a grave
- arrossamento e calore della parte colpita, a causa dell’infiammazione
- rigidità nei movimenti, incapacità di piegare il ginocchio o di effettuare movimenti rotatori
- instabilità durante la deambulazione
- a volte emartro, ossia un versamento di sangue nei tessuti circostanti, visibile ad occhio nudo sotto forma di livido o ematoma
- importante riduzione del tono muscolare come reazione di protezione fisiologica soprattutto del muscolo quadricipite.
L’intensità dei sintomi varia a seconda del grado di sopportazione del dolore personale, della gravità della distorsione che può essere di primo, secondo o terzo grado e della causa che l’ha provocata. Molto spesso la diagnosi viene fatta semplicemente tenendo conto dell’anamnesi del paziente ed effettuando una visita obiettiva. In alcuni casi, però, è possibile che, per sicurezza e per escludere problematiche più gravi, venga richiesto un parere radiografico con una tac o una risonanza magnetica. Se non risulta dagli esami strumentali una distrazione legamentosa, la diagnosi di distorsione del ginocchio è una di quelle che viene fatta per esclusione: in presenza di sintomi specifici e negatività degli esami diagnostici per patologie più gravi, si deduce che il paziente ha una distorsione.
Come si cura la distorsione al ginocchio: terapie e tempi di recupero
In prima istanza, per curare una distorsione al ginocchio, il medico prescriverà qualche giorno di riposo, una fasciatura a compressione e dei farmaci utili a lenire e contrastare il dolore. Nei primi giorni, quando il dolore è più forte, sono utili degli impacchi di ghiaccio, che svolgono un’azione leggermente anestetizzante. Solo nei casi più gravi, in presenza di forte gonfiore, è necessario ricorrere all’artrocentesi, cioè l’aspirazione del liquido tramite una siringa. In questa fase può essere fondamentale poter disporre della limfatherapy, che trovate presso lo studio di fisioterapia in zona Aurelia Fisioglobe, che attraverso la sua tecnologia riesce a lavorare nel paziente con dolore acuto, anche attraverso fasciatura o gesso, andando a svolgere azioni antinfiammatorie, antidolorifiche e anti edema, riuscendo quindi anche a farvi evitare l’aspirazione del liquido sgonfiando il ginocchio e riducendo il dolore.
Una volta superata la fase acuta è caldamente consigliato fare un ciclo di sedute di fisioterapia, che servono a ripristinare la funzionalità dell’articolazione e rendere più veloce la convalescenza ed il recupero completo. La fisioterapia specifica per le distorsioni del ginocchio mira a restituire forza all’articolazione, a ripristinare un tono muscolare adeguato, a riportare una stabilità all’articolazione, a lenire il dolore ed a permettere nuovamente al paziente di effettuare movimenti fluidi, eliminando la rigidità articolare.
Parlando di fisioterapia in fase precoce, questa fase non può non essere accompagnata da uno specifico lavoro in acqua grazie all’idrokinesiterapia, che lo studio di fisioterapia a Roma in zona Aurelia Fisioglobe mette a vostra disposizione. La terapia in acqua infatti, dove il peso del corpo non può gravare sul ginocchio offeso e la temperatura dell’acqua e il contrasto ai movimenti che essa offre danno un enorme aiuto a velocizzare le azioni di ripristino muscolare e di recupero articolare, è fondamentale soprattutto nelle prime fasi del lavoro.
Nel mentre, a complemento del lavoro in acqua, il trattamento “a secco” con terapie strumentali abbinato a manipolazioni fisioterapiche e osteopatiche, è in grado di stimolare la produzione di collagene: la sostanza che compone e rende densa ed elastica la cartilagine e contribuiscono al recupero totale dalla distorsione.
I tempi di recupero dopo una distorsione al ginocchio variano da paziente a paziente, perché sono soggettivi e dipendono da molti fattori, tra i quali:
- l’età: una persona giovane ha tempi di recupero nettamente superiori rispetto ad un anziano
- la gravità della distorsione: esistono diversi gradi di distorsione (1°-2°-3°), quelli più bassi provocano meno dolore e guariscono prima
- la tempestività con cui è stata curata: se si interviene subito si evita che la distorsione si aggravi e si recupera più in fretta
- se il paziente in questione è un atleta agonista.
In generale, prima di poter ritornare a praticare sport a livello intenso o a recuperare del tutto la funzionalità del ginocchio dopo una distorsione, servono almeno tre settimane in una distorsione di primo grado.
Fase finale del recupero dalla distorsione al ginocchio
La fase finale, ma probabilmente la più importante e solitamente più trascurata, consiste nel testare la stabilità del ginocchio del paziente e nel metterlo sotto sforzo simulando, soprattutto nel caso di atleti, il gesto tecnico che si andrà ad eseguire con il rientro all’attività. Spesso trascurata è fondamentale per definire veramente terminata una terapia e per considerare recuperata al 100% l’articolazione dal trauma.
Lo studio di fisioterapia zona Aurelia Fisioglobe è specializzato in questo in quanto dispone di un personale altamente qualificato e si trova inoltre all’interno di uno dei circoli sportivi più grandi di Roma, l’empire sport & resort, e può per questo sfruttarne le migliaia di attività per riatletizzare e testare la persona per valutarne l’effettivo recupero e per accompagnarla in questo percorso.