Lesioni del menisco e intervento chirurgico, il ruolo della fisioterapia
Il menisco è simile a un cuscino che si trova all’intersezione tra la rotula, lo stinco e il femore, e consente una maggiore mobilità e, allo stesso tempo, aiuta a distribuire uniformemente la pressione sul ginocchio.
I menischi possono danneggiarsi, e pertanto si rende necessario un intervento chirurgico del menisco. Vediamo quale ruolo ha la fisioterapia in queste eventualità.
Il menisco
Il menisco è una struttura fibro-cartilaginea che si trova all’interno dell’articolazione, svolge un’azione di ripristino della congruenza nell’articolazione e permette lo scivolamento delle superfici articolari. Inoltre, ammortizza le forze e gli stimoli a cui l’articolazione stessa è posta di continuo. All’interno del ginocchio ne possiamo trovare 2, il mediale a forma di “c” e il laterale a forma di “o”, ma per convenzione vengono divisi in 4 quadranti: anteriore mediale, anteriore laterale, posteriore mediale, posteriore laterale.
Un eccessivo o anomalo consumo del menisco o una sua frattura o fessurazione possono causare delle problematiche nell’articolarità e nella biomeccanica del ginocchio, un dolore importante e ad una sensazione dell’articolazione di incastrarsi” (il termine maggiormente usato dai pazienti con questo tipo di problematica).
È molto frequente trovarsi al cospetto con persone che sono costrette a riabilitare l’area dopo un infortunio, oppure che si preparano ad un intervento. Lo scopo di qualsiasi programma riabilitativo è quello di recuperare la mobilità, la stabilità, la flessibilità, la forza e la capacità di eseguire determinati movimenti, provando a riportare l’arto traumatizzato a livelli identici, o addirittura ancora migliori, al periodo precedente l’infortunio.
Come avviene la rottura del menisco
Il menisco può lesionarsi a causa di traumi acuti (ad esempio praticando sport), o come risultato di alterazioni degenerative che avvengono nel tempo.
Le lesioni del menisco legate allo sport si verificano quando si ruota o gira la parte superiore della gamba mentre il piede è piantato e il ginocchio è piegato. La torsione del ginocchio può strappare parte della cartilagine che forma i menischi del ginocchio. Questo frequentemente avviene assieme ad altre lesioni al ginocchio, come le lesioni del legamento crociato anteriore. Gli sport più a rischio sono il calcio, la pallacanestro, il rugby, il tennis ed il padel.
Oltre ai traumi può succedere che in pazienti anziani il menisco si indebolisca a causa dell’età. Le lesioni più comuni interessano persone di età superiore ai 30 anni. Movimenti come accovacciarsi o fare un passo sbagliato possono determinare lesioni di menischi indeboliti. In presenza di artrosi, inoltre, si è a maggior rischio di lacerazioni del menisco. L’artrosi è un disturbo articolare comune che coinvolge dolore e rigidità articolare causati dall’invecchiamento e dall’usura.
Come capire se il menisco è rotto
I sintomi della rottura meniscale hanno caratteristiche specifiche a seconda del livello in cui avviene la lesione e in base al tipo di menisco colpito (laterale o mediale). Ad ogni modo in ogni importante lesione meniscale abbiamo:
- Dolore nella parte mediale o laterale del ginocchio;
- Gonfiore al ginocchio;
- Blocco dell’articolazione del ginocchio;
- Incapacità di stendere o piegare completamente l’articolazione del ginocchio;
- Zoppia.
Uno dei test principali per le lesioni meniscali è il test di McMurray. Il paziente deve stare in posizione supina, il medico piegherà il ginocchio, quindi lo raddrizzerà e lo ruoterà. Questo movimento indotto metterà in tensione il menisco. Se è presente una lesione del menisco causerà dolore o un click all’interno dell’articolazione.
Come si cura la rottura del menisco
Il trattamento delle lesioni ai menischi prevedono inizialmente tecniche conservative. In caso di lesioni del menisco più gravi la chirurgia è, in genere, il miglior trattamento. L’obiettivo della chirurgia è preservare il menisco riparando o rimuovendo la parte lacerata. La procedura viene in genere eseguita in artroscopia, il che significa che una piccola telecamera viene inserita in una minuscola incisione del ginocchio per guidare il chirurgo nella riparazione o rimozione dello strappo, utilizzando piccoli strumenti inseriti in un’altra minuscola incisione.
Dopo l’intervento chirurgico sarà necessario effettuare sedute di fisioterapia per rafforzare il ginocchio, riguadagnare la libertà di movimento e riprendere l’attività.
La fisioterapia per il menisco
Si è osservato che se si rafforzano i muscoli delle gambe, il ginocchio diventa man mano più stabile. Il lavoro del fisioterapista, quindi, mira a:
- Ridurre il dolore e l’infiammazione;
- Normalizzare il range di movimento articolare;
- Rafforzare il ginocchio, specialmente i muscoli posteriori della coscia;
- Rafforzare l’arto inferiore: polpacci, muscoli dell’anca e del bacino;
- Migliorare l’allineamento femoro-rotuleo;
- Normalizzare le lunghezze dei muscoli;
- Migliorare la propriocezione e l’equilibrio;
- Migliorare la tecnica e la funzione, ad es. camminare, correre, accovacciarsi, saltare e atterrare;
- Ridurre al minimo le possibilità d’infortunio.
La fisioterapia si avvale dell’integrazione di:
- Tecniche manuali: che hanno l’obbiettivo di migliorare il movimento articolare e dei tessuti molli;
- Mezzi fisici ad alta tecnologia: come laserterapia, tecarterapia.
- Ginnastica posturale: ha lo scopo di recuperare la forza muscolare, e soprattutto, il controllo motorio dell’articolazione, che nei casi di lesione legamentosa risulta essere uno dei fattori più delicati da riabilitare.
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