Spasmi muscolari: cause e come trattarli

Gli spasmi muscolari sono contrazioni improvvise e involontarie di uno o più muscoli derivanti da problemi ai meccanismi della contrazione muscolare. Gli spasmi possono insorgere in forma isolata o in sequenza, e nel più delle volte sono dolorosi.

Sintomi degli spasmi muscolari

I sintomi di uno spasmo muscolare dipendono dal muscolo coinvolto e dalle circostanze che portano allo spasmo. Se parliamo di spasmo muscolare scheletrico, questo coinvolge i muscoli a cui viene chiesto di fare un lavoro eccessivo. All’inizio abbiamo un dolore acuto mentre il muscolo si contrae, il quale spesso si risolve spontaneamente dopo alcuni secondi (sebbene possa durare anche di più). Le persone colpite frequentemente sentiranno il bisogno di allungare il muscolo coinvolto, alleviando così lo spasmo e risolvendo l’episodio. 

In alcuni casi la contrazione muscolare può anche essere associata a disturbi neurologici come la distrofia muscolare, la sclerosi laterale amiotrofica e la miopatia. Con queste malattie, si associano altri sintomi come debolezza, deperimento muscolare con perdita della dimensione muscolare e cambiamento di sensibilità.

Allo spasmo può essere associato un crampo muscolare, talvolta talmente intenso da essere debilitante. Altre volte spasmi involontari dei muscoli portano a contratture che si sviluppano più lentamente, impiegando giorni o addirittura settimane prima di manifestarsi con dei sintomi.

spasmi muscolari

Cause degli spasmi muscolari

Gli spasmi muscolari acuti possono essere il risultato di lesioni muscolari o affaticamento. Si verificano spesso, ad esempio, quando un atleta non si è riscaldato o allungato per bene prima di un intenso esercizio anaerobico, come uno scatto o un salto. Si verificano anche durante allenamenti o prestazioni di resistenza, nel caso in cui, ad esempio, durante una corsa di distanza non si sia mantenuto il giusto equilibrio di liquidi ed elettroliti e i muscoli, con un aumento della domanda metabolica, si sono impoveriti di sostanze nutritive. Questi tipi di spasmi possono essere risolti semplicemente con riposo, idratazione e leggero allungamento (stretching).

Quando gli spasmi muscolari non sono singoli episodi, ma diventano (cronici), e avvengono non per forza durante l’attività fisica, possono indicare una condizione medica di base più significativa legata spesso a problemi tossico-metabolici, nutrizionali, vascolari o ormonali. Ad esempio nella malattia della circolazione periferica, abbiamo una mancanza di afflusso di sangue e ossigeno ai muscoli colpiti, che porta ad un’ischemia transitoria e quindi agli spasmi.  In caso di patologie renali o epatiche, può verificarsi una “deplezione del volume” e a volte rapide anomalie dei fluidi corporei e degli elettroliti responsabili di crampi muscolari cronici. Altre condizioni che portano alla disidratazione, come vomito eccessivo, diarrea o insufficiente apporto nutrizionale, possono causare crampi muscolari scheletrici.

Infine, la presenza di una malattia neurologica può portare a contrazioni muscolari, a causa dell’irritazione o danno ai nervi che attivano il muscolo, come nella stenosi spinale o nelle principali ernie del disco, che interrompono i segnali delle radici nervose dal midollo spinale.

La fascicolazione muscolare

Un particolare tipo di spasmo è la fascicolazione muscolare, un movimento involontario e incontrollato di un piccolo segmento di muscoli. La contrazione può essere notata sotto la pelle e coinvolge alcune fibre muscolari individuali. I muscoli che spesso sono sottoposti a fascicolazioni benigne sono la palpebra, il pollice, il polpaccio e la coscia. Questi piccoli spasmi muscolari possono essere correlati a stanchezza, stress o ansia (cosiddetta “fascicolazione muscolare benigna”), nonché a sostanze come la caffeina, pseudoefedrina, Salbutamolo.

Come trattare gli spasmi muscolari

L’aspetto fondamentale per la maggior parte degli episodi di spasmo muscolare è la prevenzione. Abbiamo visto che sono spesso associati a disidratazione e disturbi elettrolitici, è quindi importante mantenere il corpo ben idratato. Se la perdita di liquidi è dovuta a una malattia con febbre o vomito e diarrea, il controllo dei sintomi aiuterà a limitare la perdita di liquidi e prevenire gli spasmi. Allo stesso modo, per coloro che lavorano o esercitano in un ambiente caldo, è molto importante bere abbastanza liquidi per mantenersi idratati.

Un altro problema che abbiamo visto è la preparazione atletica, è importante effettuare esercizi di allungamento e scaldarsi prima dell’attività fisica Se un grosso muscolo dovesse avere una forte contrazione, crampo, il trattamento iniziale consiste nell’allungare delicatamente il muscolo per spezzare il ciclo dello spasmo e risolvere la situazione acuta.

Per i muscoli che sono stati danneggiati o sforzati, possono essere necessari farmaci per alleviare il dolore a breve termine, inclusi antinfiammatori (ibuprofene) e rilassanti muscolari. 

Una volta stabilito il motivo dell’insorgenza di questi disturbi, ed escluse patologie neurologiche o metaboliche, è possibile intervenire con la fisioterapia per prevenire, per ridurre l’insorgere di crampi e spasmi muscolari. L’allenamento terapeutico è efficace e può essere associato a forme di terapia come:

Il consiglio è sempre quello di farsi consigliare da un medico o da un fisioterapista. Queste disturbi infatti, possono essere segni clinici di diversi tipi di patologie a carico del sistema muscolo-scheletrico, del sistema nervoso o del metabolismo.

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Articolo tratto da: Spasmi muscolari cause e cure per trattarli (Fisioterapia Italia)